Migliaia di persone, secondo la delegazione governativa circa 15.000 partecipanti, si sono riunite sabato nella celebre piazza Cibeles a Madrid per chiedere le dimissioni del presidente Pedro Sánchez e per protestare contro l’amnistia per le persone coinvolte nel “procés”. . Alla manifestazione erano presenti i leader del Partito Popolare (PP), Vox e Ciudadanos, insieme ad altre personalità di spicco dell’opposizione al governo, come l’ex leader dell’UPyD, Rosa Díez, e l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Alejo Vidal-Quadras.
L’atmosfera a Cibeles era carica di emozione mentre i manifestanti esprimevano il loro malcontento per l’attuale gestione della situazione politica in Spagna da parte del governo. Le richieste a Pedro Sánchez di dimettersi sono echeggiate nella piazza, con cartelli e striscioni che esprimono frustrazione e rabbia verso la percepita mancanza di responsabilità.
La questione dell’amnistia per le persone coinvolte nel “procés” è stata controversa, innescando dibattiti e divisioni in tutto lo spettro politico. I critici sostengono che la concessione dell’amnistia mina lo stato di diritto e invia un messaggio di impunità, mentre i sostenitori la vedono come un passo verso la riconciliazione e la stabilità politica.
La presenza dei leader del PP, Vox e Ciudadanos alla protesta ha sottolineato l’unità dei partiti di opposizione nella richiesta di cambiamento. Rosa Díez e Alejo Vidal-Quadras, figure di spicco della politica spagnola, hanno dato peso alla manifestazione, simboleggiando una più ampia coalizione di voci che chiedono all’azione.
Mentre la protesta si svolgeva, i canti di “¡Dimisión, dimisión!” (Dimissioni, dimissioni!) ha risuonato tra la folla, riflettendo la crescente frustrazione e insoddisfazione per le politiche e le decisioni del governo attuale. L’incontro a Cibeles è servito come piattaforma per consentire ai cittadini di esprimere le proprie preoccupazioni e chiedere responsabilità a chi detiene il potere.
La manifestazione di Cibeles ha evidenziato le divisioni e le tensioni profonde all’interno della politica spagnola, con richieste di cambiamento e riforma che risuonavano tra una parte significativa della popolazione. I prossimi giorni riveleranno l’impatto di questa protesta sul panorama politico e se porterà ad azioni concrete o a un’ulteriore polarizzazione nel Paese.
In conclusione, la protesta a Cibeles è stata una potente dimostrazione del malcontento del pubblico e un appello alla responsabilità nella politica spagnola. Con migliaia di voci unite nel chiedere un cambiamento, la pressione su Pedro Sánchez e sul governo è palpabile. Le conseguenze di questa manifestazione influenzeranno senza dubbio il discorso politico in Spagna nei giorni e nelle settimane a venire.
Originalmente pubblicato su The European Times.