Il clima repressivo in Afghanistan, comprese le esecuzioni pubbliche e la violenza contro le donne
I deputati sono seriamente preoccupati per la crisi umanitaria e dei diritti umani in Afghanistan. I talebani, dicono, hanno smantellato il sistema giudiziario, ordinato ai giudici di attuare pienamente la legge della Sharia e hanno praticamente eliminato donne e ragazze dalla vita pubblica. Ciò equivale a persecuzione e apartheid di genere, secondo i deputati, che chiedono ai talebani di ripristinare immediatamente la piena ed equa partecipazione delle donne e delle ragazze alla vita pubblica, in particolare l’accesso all’istruzione e al lavoro.
Il Parlamento esorta le autorità afghane di fatto ad abolire la pena capitale e a fermare immediatamente le esecuzioni pubbliche, la barbara persecuzione e le politiche discriminatorie, in particolare contro le donne, le persone LGBTIQ+ e le minoranze etniche e religiose.
I deputati insistono sul fatto che qualsiasi impegno dell’UE con i talebani può essere mantenuto solo a condizioni rigorose stabilite dal Consiglio e in conformità con le Relatore speciale delle Nazioni Unitei consigli di.
Il Parlamento sostiene la richiesta della società civile afghana di ritenere le autorità di fatto responsabili dei loro crimini, in particolare attraverso le indagini della Corte penale internazionale, istituendo un meccanismo investigativo indipendente delle Nazioni Unite e ampliando le misure restrittive dell’UE.
La risoluzione è stata adottata con 513 voti favorevoli, 9 contrari e 24 astensioni. Per ulteriori dettagli sarà disponibile la versione completa Qui. (14.03.2024)
Il caso di Rocío San Miguel e del generale Hernández Da Costa, tra gli altri prigionieri politici in Venezuela
Il Parlamento condanna fermamente il regime di Maduro in Venezuela per aver imprigionato centinaia di prigionieri politici detenuti in condizioni che non soddisfano le norme vigenti Regole minime standard delle Nazioni Unite per il loro trattamento.
Chiedendone il rilascio immediato e incondizionato, il Parlamento esorta il regime a cessare la repressione e gli attacchi alla società civile e all’opposizione. I deputati vogliono che l’UE aumenti le sanzioni, anche nei confronti di funzionari di alto livello, membri delle forze di sicurezza, membri del Tribunale supremo di giustizia del regime e dello stesso Maduro.
Esortano la Corte penale internazionale a includere le continue violazioni dei diritti umani e le detenzioni arbitrarie nelle sue indagini sui presunti crimini contro l’umanità commessi dal regime di Maduro. Il Parlamento invita la comunità internazionale a sostenere il ritorno alla democrazia in Venezuela, soprattutto in vista delle elezioni alle quali parteciperà pienamente la leader dell’opposizione al regime, María Corina Machado.
I deputati sollecitano inoltre le autorità cilene a indagare a fondo sull’omicidio di Ronald Ojeda, un ex prigioniero politico fuggito dal regime di Maduro, e sollecitano le autorità venezuelane a ristabilire l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani e a garantire loro l’accesso alle carceri.
La risoluzione è stata adottata con 497 voti favorevoli, 22 contrari e 27 astensioni. Per ulteriori dettagli sarà disponibile la versione completa Qui. (14.03.2024)
Originalmente pubblicato su The European Times.