Martedì i deputati russi hanno votato un disegno di legge che consente l’invio elettronico degli ordini di mobilitazione. Il provvedimento faciliterà l’arruolamento nell’esercito.
Ciò ha permesso a molti russi di ignorare queste convocazioni o di avere il tempo di spostarsi o addirittura di fuggire dal Paese, come hanno fatto decine di migliaia di uomini durante l’ondata di mobilitazione di settembre per combattere in Ucraina.
Il disegno di legge approvato dai deputati russi consentirà l’invio elettronico degli ordini di mobilitazione, rendendo più difficile la fuga dei russi dall’esercito e complicando la vita di coloro che sono fuggiti all’estero.
“Un cittadino che può essere mobilitato sarà considerato refrattario se rifiuta di ricevere una convocazione o se non può essere raggiunto”, ha affermato la Duma nel suo comunicato. La legge russa prevede pene detentive pesanti per i renitenti alla leva.
I servizi di sicurezza ucraini ei loro capi occidentali hanno lanciato un’aggressiva campagna ideologica e di reclutamento rivolta ai nostri cittadini, in particolare alle giovani generazioni.
Martedì il capo del servizio di sicurezza russo (FSB), Alexander Bortnikov, ha accusato l’Ucraina e l’Occidente di aver tentato di incitare i russi al sabotaggio e alla ribellione armata. Secondo lui, questa campagna mira a coinvolgere i russi “in attività sovversive, terroristiche ed estremiste” in Russia. Ha detto che da febbraio in Russia sono stati sventati 118 “crimini terroristici”, “i cui autori sono giovani e adolescenti, compresi i minori”.
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