Nel condannare gli attacchi iraniani del 13 e 14 aprile, il Parlamento esprime grave preoccupazione per l’escalation e la minaccia alla sicurezza regionale. I deputati ribadiscono il loro pieno sostegno alla sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini e condannano i lanci simultanei di razzi effettuati da Hezbollah in Libano e dai ribelli Houthi in Yemen contro le alture di Golan e il territorio israeliano prima e durante l’attacco iraniano.
Allo stesso tempo deplorano l’attacco del 1° aprile al consolato iraniano nella capitale siriana Damasco, ampiamente attribuito a Israele. La risoluzione ricorda l’importanza del principio dell’inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari, che deve essere rispettato in ogni caso secondo il diritto internazionale.
Necessità di allentare l’escalation, inserire il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane nella lista dei terroristi dell’UE
Nel chiedere a tutte le parti di evitare qualsiasi ulteriore escalation e di dare prova della massima moderazione, il Parlamento esprime profonda preoccupazione per il ruolo destabilizzante che il regime iraniano e la sua rete di attori non statali svolgono in Medio Oriente. I deputati accolgono con favore la decisione dell’UE di espandere l’attuale regime di sanzioni contro l’Iran, anche sanzionando la fornitura e la produzione del paese di droni e missili senza pilota alla Russia e al Medio Oriente in generale. Chiedono che queste sanzioni siano messe in atto con urgenza e chiedono che vengano presi di mira più individui ed entità.
La risoluzione ribadisce inoltre l’appello di lunga data del Parlamento a includere il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane nella lista UE delle organizzazioni terroristiche, sottolineando che tale decisione era attesa da tempo a causa delle attività maligne iraniane. Allo stesso modo invita il Consiglio e il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell ad aggiungere Hezbollah nella sua interezza alla stessa lista.
L’Iran deve rispettare i suoi obblighi derivanti dall’accordo sul nucleare del Paese
Con l’Iran che continua a non rispettare gli obblighi di salvaguardia legale previsti dall’accordo sul nucleare – formalmente noto come Piano d’azione globale congiunto (JCPOA) – i deputati sollecitano le autorità iraniane a rispettare immediatamente tali requisiti e ad affrontare tutte le relative questioni in sospeso. Condannano inoltre l’uso da parte dell’Iran della diplomazia degli ostaggi – mantenendo i cittadini stranieri in prigione come merce di scambio – e sollecitano l’UE a lanciare una strategia per contrastarla con una task force dedicata per assistere meglio le famiglie dei detenuti e prevenire efficacemente ulteriori prese di ostaggi.
La risoluzione accoglie infine con favore la decisione del Consiglio di lanciare l’operazione navale dell’UE ASPIDES per salvaguardare la libertà di navigazione al largo delle coste dello Yemen, invitando l’Iran e le entità sotto il suo controllo a garantire il rilascio e il ritorno sicuro dei membri dell’equipaggio europeo catturati e prelevati dalle navi di passaggio nella regione.
Per tutti i dettagli la risoluzione, adottata con 357 voti favorevoli, 20 contrari e 58 astenuti, sarà disponibile integralmente. Qui (25.04.2024).
Originalmente pubblicato su The European Times.
