Il Mar Mediterraneo si è abbassato durante la crisi di salinità del Messiniano, un importante evento geologico che ha trasformato il Mediterraneo in un gigantesco bacino salino tra 5,97 e 5,33 milioni di anni fa2.
Finora era rimasto sconosciuto il processo attraverso il quale un milione di chilometri cubi di sale si accumulavano nel bacino del Mediterraneo in un periodo di tempo così breve. Grazie all’analisi degli isotopi del cloro3 contenuto nel sale estratto dai fondali del Mediterraneo, gli scienziati sono stati in grado di identificare le due fasi di questo evento estremo di evaporazione. Durante la prima fase, durata circa 35mila anni, la deposizione di sale si è verificata solo nel Mediterraneo orientale, innescata dalla restrizione del deflusso del Mediterraneo verso l’Atlantico, in un bacino mediterraneo altrimenti pieno di salamoia. Durante la seconda fase, l’accumulo di sale si è verificato in tutto il Mediterraneo, guidato da un rapido evento di abbassamento evaporativo (< 10 mila anni) durante il quale il livello del mare è sceso di 1,7-2,1 km e di circa 0,85 km rispettivamente nel Mediterraneo orientale e occidentale. Di conseguenza, il bacino del Mediterraneo ha perso fino al 70% del suo volume d’acqua.
Si ritiene che questo spettacolare abbassamento del livello del mare abbia avuto conseguenze sia sulla fauna terrestre che sul paesaggio mediterraneo, innescando eruzioni vulcaniche localizzate dovute allo scarico della crosta terrestre, oltre a generare effetti climatici globali dovuti all’enorme depressione causata dal mare. abbassamento del livello.
Questi risultati, pubblicati in Comunicazioni sulla natura il 18 novembre, fornire una migliore comprensione dei fenomeni geologici estremi del passato, dell’evoluzione della regione mediterranea e delle successive ripercussioni globali.
Questo lavoro è stato sostenuto dall’Unione Europea e dal CNRS.
Note:
- Dall’istituto di ricerca francese Institut de physique du Globe de Paris (CNRS/Université Paris Cité/Institut de physique du Globe de Paris).
- Questo evento eccezionale ricoprì il fondale del Mar Mediterraneo con uno strato di sale spesso fino a 3 km. Comprendere le cause, le conseguenze e i cambiamenti ambientali subiti dalla regione mediterranea in risposta alla crisi di salinità del Messiniano è una sfida che mobilita la comunità scientifica da decenni.
- L’analisi dei due isotopi stabili del cloro (³⁷Cl e ³⁵Cl) ha permesso di stimare il tasso di accumulo del sale e di rilevare l’abbassamento del livello del mare.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com