Il relatore speciale sul diritto alla libertà di espressione disse è stata incoraggiata dai piani del governo per riformare le leggi sui media in linea con gli standard internazionali.
Tuttavia, era anche allarmata dal “discorso pubblico tossico, da politici o funzionari pubblici e amplificato dai tabloidfare da capro espiatorio ai media, ai difensori dei diritti umani, alle minoranze etniche, alle persone LGBTI e a coloro che criticano il governo”.
Minando la fiducia del pubblico
La signora Khan ha avvertito che la fiducia del pubblico nei media è minata quando i giornalisti vengono etichettati come agenti stranieri, traditori o nemici dello Stato, il che aumenta la probabilità di attacchi contro la stampa, incidendo anche sulla libertà dei media e sul dibattito democratico.
“La libertà di espressione non è una licenza per molestare, intimidire o minacciare voci critiche”, ha sottolineato.
Ha esortato il governo a garantire che tutti gli organi statali attuino il quadro costituzionale e legale a sostegno della libertà di espressione, combattendo l’incitamento all’odio e la disinformazione.
Azione contro i tabloid
“Dato il ruolo che i tabloid svolgono nella diffusione dell’incitamento all’odio, sono preoccupato che l’organismo di regolamentazione dei media elettronici (REM) sia non aver preso le azioni appropriaten contro i trasgressori, non riuscendo a promuovere il pluralismo nei contenuti dei media e permettendo che le campagne diffamatorie e le molestie continuino”, ha affermato l’esperto di diritti.
REM deve essere “indipendente, efficace e responsabile”, ha consigliato.
Ha inoltre esortato il governo a garantire la sicurezza dei giornalisti adottando misure per accelerare le indagini e i procedimenti giudiziari relative a minacce e attacchi.
Volontà politica richiesta
La signora Khan ha invitato le autorità a indagare e perseguire i casi di lunga data di giornalisti uccisi in Serbia. “Uccidere i giornalisti è la forma più eclatante di censura. IOl’unità non deve prevalere,” lei disse.
Infine, ha sottolineato che l’adozione di leggi da sola non è sufficiente a tutelare la libertà di espressione.
“Ciò che serve è una leadership politica forte e inequivocabile dall’impegno per gli standard internazionali. Gli impegni giuridici del governo devono tradursi in azioni”.
Visita in Kosovo
La signora Khan si è anche recata nel vicino Kosovo durante la sua visita. Pur accogliendo con favore il “panorama pluralistico dei media”, ha incoraggiato le autorità a continuare a rafforzare la libertà dei media.
“Esorto le autorità ad attuare pienamente la legge sulle lingue e invito la comunità internazionale a garantire un adeguato sostegno ai media indipendenti in lingua serba”, ha affermato.
Dovrebbero anche completare le indagini sugli omicidi passati e sulle sparizioni forzate di giornalisti e garantire giustizia, ha aggiunto.
Informazioni sui relatori delle Nazioni Unite
I relatori speciali sono nominati dalle Nazioni Unite Consiglio dei diritti umani monitorare e riferire su specifiche situazioni nazionali o questioni tematiche.
Questi esperti lavorano su base volontaria e prestano servizio a titolo individuale.
Non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non ricevono compenso per il loro lavoro.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org