La murena serpente dell’Ade (Uropterigio ade), una murena serpente snella e marrone scuro, ha scelto la strada meno battuta, prosperando nelle foci dei fiumi buie e fangose, a differenza della maggior parte dei suoi parenti murene marine. È ampiamente distribuito nell’Indo-Pacifico centrale ed è stato trovato nel Giappone meridionale, a Taiwan, nelle Filippine, a Giava meridionale e nelle Fiji. Questa nuova murena prende il nome da Ade, il dio degli inferi, per via del suo habitat unico, del comportamento scavatore, dell’elevata sensibilità alla luce e, soprattutto, della sua colorazione profonda e scura.
Scienziati Dr Wen-Chien Huang, Dr Rodulf Anthony Balisco, Dr Te-Yu Liao, Università Nazionale Sun Yat-sen, Taiwan, Università delle Filippine Occidentali, Filippine, e Dr Yusuke Hibino, Museo di Storia Naturale e Storia Umana di Kitakyushu, Giappone, descrivono questa nuova specie in un articolo pubblicato sulla rivista ad accesso aperto ZooKeys. Gli diedero il nome di Ade, il dio degli inferi, per enfatizzare il suo aspetto imponente e il suo habitat in ambienti bui e torbidi. Questa idea è stata ispirata dal dottor Wen-Chien Huang, che è stato influenzato dal ritratto di Ade di Ralph Fiennes nel film Scontro tra titani.
Esistono circa 230 specie di murene in tutto il mondo, la maggior parte delle quali popolano ambienti marini. È stato confermato che solo una specie trascorre la maggior parte della sua vita in acqua dolce. Alcune specie marine, come la snella murena gigante (Sathete Strophidon), possono tollerare e occasionalmente entrare in ambienti a bassa salinità come le foci dei fiumi. Tuttavia, le murene specificamente adattate agli habitat degli estuari sono estremamente rare.
La scoperta della murena serpente dell’Ade è stata in realtà casuale, quando i tre ricercatori dell’Università Nazionale Sun Yat-sen hanno indagato nella grotta del fiume sotterraneo di Puerto Princesa, con l’obiettivo di censire la fauna acquatica e prendendo di mira una specie di anguilla delle caverne, il serpente dagli occhi di fagiolo murena (Uropterygius cyamommatus). Questa anguilla, con le sue dimensioni degli occhi molto ridotte, è considerata un esempio ideale per studiare i processi evolutivi che permettono alle anguille di adattarsi agli ambienti cavernicoli. Tuttavia, i ricercatori non hanno trovato nessuna murena serpente dagli occhi a fagiolo nella grotta; raccolsero invece un’esile murena dal vistoso colore scuro uniformemente profondo.
Quando tenuta in una vasca acquatica, la murena serpente dell’Ade mostra un comportamento di scavatura della coda, che raramente si vede nelle murene. Inoltre, è molto sensibile alla luce e tenta costantemente di nascondersi quando esposto ad essa. I suoi occhi piccoli – ritenuti un adattamento agli ambienti scarsamente illuminati – e il numero ridotto di pori sensoriali della testa – ritenuti utili per evitare l’intasamento da parte del substrato – suggeriscono che questa specie potrebbe essere un eccellente scavatore, facendo affidamento principalmente su chemiocezione piuttosto che visione per individuare la preda o evitare i predatori.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com