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L’effetto “Dirty Mirror” della Terra sta accelerando il cambiamento climatico

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


La Terra sta assorbendo più luce solare e intrappola più calore di quanto rilasci nello spazio, causando il riscaldamento del nostro pianeta a una velocità crescente.

Nuove ricerche mostrano che le aree nuvolose sugli oceani stanno riflettendo meno luce solare allo spazio rispetto a prima, aggiungendo al riscaldamento dall’aumento dei livelli di gas serra e causando accelerare i cambiamenti climatici.

Lo studio, pubblicato oggi (martedì 11 marzo) in Lettere di ricerca ambientale, Ha trovato questo effetto oscurante in diverse regioni, tra cui aree nuvolose al largo delle coste della California e della Namibia, ma anche ai margini dell’Antartide, dove la recente fusione significativa del ghiaccio marino può anche spiegare un maggiore assorbimento della luce solare da parte degli oceani.

Professor Richard Allan, lead author of the study at the University of Reading, said: “Think of Earth as a mirror reflecting sunlight back to space. Over time, that mirror is getting dirtier, particularly over our oceans where clouds are changing. This means more solar energy is being absorbed rather than reflected, adding to the heating caused by greenhouse gas emissions. An important puzzle to solve is, are the clouds melting away as temperatures rise like a mirror steaming Up?

Impatti sull’inquinamento atmosferico

I ricercatori hanno esaminato il riscaldamento che si è verificato nel 2022-2023 e hanno scoperto che la superficie dell’oceano si è riscaldata ancora più rapidamente di quanto potrebbe essere spiegato solo dall’aumento dell’assorbimento di energia. Ciò li ha portati alla conclusione che il calore era concentrato in uno strato di oceano più superficiale rispetto al normale, o il calore extra immagazzinato in strati oceanici più profondi stava tornando in superficie. La seconda spiegazione si allinea allo sviluppo delle condizioni di El Niño nel 2023, quando l’acqua calda dalle profondità dell’oceano saliva in superficie nel Pacifico.

Lo studio ha anche scoperto che la Cina orientale riflette meno luce solare del previsto, probabilmente a causa di sforzi di successo per ridurre l’inquinamento atmosferico. Questa scoperta è significativa perché, mentre la riduzione dell’inquinamento atmosferico migliora la salute pubblica, l’aria più pulita consente anche a una maggiore luce solare di passare attraverso l’atmosfera e le nuvole per raggiungere la superficie terrestre, aggiungendo al riscaldamento dagli aumenti dei gas serra che intrappolano il calore. La ricerca suggerisce che queste riduzioni delle particelle di aerosol sulla Cina potrebbero influenzare i modelli climatici oltre i suoi bordi, influenzando potenzialmente la nuvolosità e i modelli di temperatura sulla regione del Pacifico settentrionale attraverso i modelli del vento atmosferico.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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