Il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD) ha suonato l’allarme dopo 36.000 persone di origine haitiana sono state deportate nei primi tre mesi dell’annosecondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Alcuni Il 90% è stato deportato dalla Repubblica Dominicana.
Violazioni e soprusi contro gli haitiani
Gli esperti hanno espresso preoccupazione per le espulsioni collettive che non tengono conto delle circostanze e dei bisogni individuali.
Hanno anche evidenziato presunte violazioni dei diritti umani e abusi contro gli haitiani in movimento lungo le rotte migratorie, alle frontiere e nei centri di detenzione nella regione delle Americhe, “a seguito del rigido controllo della migrazione, della militarizzazione dei confini, delle sistematiche politiche di detenzione degli immigrati e degli ostacoli alla protezione internazionale” in alcuni Paesi.
Tali ostacoli hanno esposto questi migranti vulnerabili a “uccisioni, sparizioni, atti di violenza sessuale e di genere e tratta da reti criminali”, ha avvertito il Comitato.
Chiedere protezione per i rifugiati haitiani
I paesi caraibici, come le Bahamas e le Isole Turks e Caicos, hanno annunciato misure contro i migranti haitiani privi di documenti. A gennaio gli Stati Uniti hanno anche reso pubbliche le nuove politiche di frontiera per consentire espulsioni rapide verso il Messico di migranti haitiani e altri, attraversando il confine meridionale degli Stati Uniti senza documentazione.
Considerando la situazione disperata di Haiti, che attualmente non consente il ritorno sicuro e dignitoso degli haitiani nel paese, come sottolineato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il Comitato ha chiesto la fine delle espulsioni collettive degli haitiani sul mossa.
Ha anche detto valutazioni di ogni singolo caso necessarie per identificare i bisogni di protezione in conformità con il diritto internazionale dei rifugiati e dei diritti umani, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili.
Lotta al razzismo e alla xenofobia
Gli esperti indipendenti di diritti umani hanno chiesto agli Stati parti delle Americhe di farlo indagare su tutte le accuse di uso eccessivo della forza, trattamento crudele, inumano e degradante e profilazione razziale contro gli haitiani.
Essi anche ha chiesto protezione ai profughi contro altre accuse di violazioni dei diritti umani e abusi commessi da attori statali e non statali; anche alle frontiere, nei centri di detenzione dei migranti e lungo le rotte migratorie, per punire i responsabili e provvedere riabilitazione e riparazione alle vittime o alle loro famiglie.
Gli esperti hanno anche chiesto misure per prevenire e combattere la violenza xenofoba e razzista e l’incitamento all’odio razziale contro le persone di origine haitiana, e per condannare pubblicamente l’incitamento all’odio razzistacomprese quelle pronunciate da personaggi pubblici e politici.
Esperti indipendenti in materia di diritti umani sono nominati dalle Nazioni Unite Consiglio dei diritti umani, a Ginevra. Hanno il compito di monitorare e riferire su specifiche questioni tematiche o situazioni nazionali. Non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non ricevono uno stipendio per il loro lavoro.
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