Cremlino ha firmato un decreto con il quale ora proibisce l’esportazione di alcuni dei tipi più popolari di munizioni per fucili di precisione, fucili e mitragliatrici. Sebbene questo divieto sia temporaneo, durerà fino alla fine di quest’anno.
In ogni caso, una tale decisione del governo della Federazione Russa è piuttosto insolita, perché questo paese è stato a lungo uno dei principali esportatori mondiali di tutti i tipi di equipaggiamento militare.
Il divieto di esportazione di munizioni è un segnale molto reale che indica che attualmente in Russia vi è una carenza di munizioni. Questa restrizione commerciale include calibri popolari utilizzati in varie armi da fuoco, come fucili AK-74 e AKM, nonché mitragliatrici e fucili di precisione.
Le munizioni proibite includono standard locali come 5,45 × 39, 7,62 × 39, 7,62 × 54 e 12,7 × 108, che vengono utilizzati nei derivati AK-74, derivati AKM, mitragliatrici PK, fucili di precisione SVD e altre armi da fuoco simili.
Inoltre, le munizioni degli standard occidentali comunemente utilizzate nei sistemi da cecchino, come 5,56×45 mm (.223 Rem), 7,62×51 mm (.308 Win), 7,62×67 mm (.300 WM), 8,6×70 mm (.338 LM) e 12,7×99 mm ( .50 BMG), è inclusa anche in questa restrizione all’esportazione.
Il divieto, che è temporaneo (almeno per ora) fino al 31 dicembre 2023, non si applica ai movimenti di munizioni al di fuori della Russia, quando queste munizioni sono utilizzate per rifornire le sue forze armate e alcune entità militari, comprese le cosiddette “militari private imprese” operanti all’estero.
Sono possibili eccezioni per l’esportazione verso i paesi membri dell’Unione economica eurasiatica, ma richiedono un’approvazione separata da parte del governo russo.
Questo divieto di esportazione è significativo considerando che la vendita di munizioni alla Russia è un importante settore di esportazione. I paesi che fanno affidamento sulle forniture di munizioni russe utilizzando calibri sovietici hanno ricevuto una chiara indicazione di potenziali sfide nell’utilizzo di armi russe.
La decisione del governo russo di attuare questo divieto suggerisce una seria ragione alla base, molto probabilmente legata alla disponibilità di scorte di munizioni per i propri militari. Anche se l’entità dell’esaurimento di questi stock potrebbe non essere del tutto nota, è evidente che vi sono preoccupazioni riguardo alla loro sostenibilità.
Scritto da Alius Noreika
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org