15 milioni di persone in Siria hanno bisogno di assistenza umanitaria L’eurodeputato György Hölvényi insieme alla Fondazione AVSI ha tenuto una conferenza dal titolo “Che tipo di aiuto chiedono i siriani?” martedì al Parlamento europeo.
Durante l’evento in vista della VII Conferenza dei donatori di Bruxelles Sostenere il futuro del Paese e della regione, il politico democristiano ha dichiarato:
2 milioni di bambini non sono mai andati a scuola
Alla conferenza organizzata dall’eurodeputato György Hölvényi e alla presenza di esperti locali provenienti dalla Siria e Unione Europea politici, ha affermato l’eurodeputato 15 milioni di persone in Siria hanno bisogno di assistenza umanitaria, semplicemente per garantire la loro esistenza quotidiana. 12 milioni muoiono di fame, 16 milioni non hanno accesso all’acqua potabile e 2 milioni di bambini non sono mai andati a scuola.
Tutto questo in un paese di 22 milioni di abitanti, l’eurodeputato ha sottolineato la drammatica situazione del paese, visitando le aree disastrate di Aleppo e Lattakia poco prima di Pasqua.
In questa situazione, il popolo siriano ha perso ogni speranza. Ora devono avere la possibilità di rimanere nella loro patria. Indispensabile è l’opera delle Chiese locali, che già svolgono un ruolo di primo piano nel campo della sanità e dell’istruzione, ha affermato l’eurodeputato democristiano.
La società civile siriana ha condiviso le proprie esperienze
Alla conferenza, Mario Zenariil Nunzio Apostolico a SiriaFadi Salim Azar, sacerdote francescano e direttore dell’ospedale di Lattakia, e Roy Moussalli, direttore esecutivo del Comitato patriarcale per lo sviluppo di Sant’Efrem, hanno condiviso le loro esperienze.
Sulla base delle loro testimonianze e della propria esperienza personale, MEP György Hölvényi ha sottolineato che è chiaro che le sanzioni contro il regime del paese stanno rendendo molto più difficile l’assistenza umanitaria e la ricostruzione. Pertanto, con la partecipazione di ministri, rappresentanti dell’UE e partner che la pensano allo stesso modo, la Conferenza dei donatori sta aprendo la porta per esplorare le possibilità di affrontare la crisi nella regione e riconsiderare le sanzioni senza rinunciare agli obiettivi politici. Questo è ciò che le organizzazioni umanitarie locali chiedono unanimemente a noi, il Gruppo PPE ha concluso il politico.
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