Sebbene l’aspetto di questi droni militari sia fatto di compensato possono sembrare strani o divertenti, il loro potenziale pericolo non deve essere sottovalutato.
Mentre le decisioni prese dalle forze militari russe che intraprendono la guerra contro l’Ucraina spesso sollevano interrogativi e dubbi, questi droni realizzati in compensato funzionano davvero. E non solo: hanno dimostrato di essere soluzioni efficaci ed economiche per varie attività generiche.
L’esercito di occupazione russo in Ucraina continua a utilizzare questi droni di legno, spesso soprannominati “scaffali volanti”.
Serhiy Flash, uno specialista in radio intelligence e guerra elettronica nelle forze armate ucraine ha condiviso una foto di uno di questi aerei sul suo account Facebook.
L’esperto ha sottolineato che questi UAV fatti in casa non sono semplicemente un altro prodotto semi-operativo degli ingegneri russi, ma piuttosto una soluzione funzionale, semplice ed economica che colma le lacune sul campo di battaglia e serve una serie di scopi pratici.
Ad esempio, il drone in compensato raffigurato nella foto pubblicata da Sergey Flash, è volato da sud e ha attraversato la maggior parte dell’Ucraina con l’obiettivo di valutare le prestazioni dei sistemi di difesa aerea a Myrhorod. Ha coinciso con un attacco degli occupanti che ha coinvolto la crociera Iskander e missili balistici, nonché droni d’attacco contro l’aeroporto di Myrhorod.
Pertanto, uno dei compiti principali di questi “penny drones” per gli occupanti è studiare visivamente la funzionalità dei sistemi di difesa aerea a destinazione.
Il drone catturato, ad esempio, presenta un riflettore intenzionalmente incorporato per renderlo più visibile ai sistemi di difesa aerea, presumibilmente con l’aspettativa di evocare una risposta.
Inoltre, gli occupanti potrebbero potenzialmente lanciare un numero enorme di questi droni economici per esaurire le munizioni della difesa aerea. Di conseguenza, contrastare tali UAV comporta principalmente misure di guerra elettronica.
Scritto da Alius Noreika
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org