“È preoccupante vedere la Tunisia, un paese che un tempo nutriva così tante speranze, regredire e perdendo le conquiste dei diritti umani dell’ultimo decennio”, ha affermato Türk, esortando il Paese a “cambiare rotta”.
L’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite (OHCHR) ha affermato che negli ultimi tre mesi le autorità tunisine hanno utilizzato la legislazione in materia di sicurezza e antiterrorismo, nonché un decreto presidenziale sui crimini informatici, per arrestare e condannare sei giornalisti per aver diffuso “notizie, informazioni o voci false”.
Processi civili e militari
Dal luglio 2021, l’OHCHR ha documentato 21 casi di presunte violazioni dei diritti umani contro giornalisti, compresi procedimenti giudiziari dinanzi a tribunali civili e militari, probabilmente avviati per contrastare le critiche delle autorità.
In base al diritto internazionale sui diritti umani, tutte le figure pubbliche, compresi i capi di Stato, possono essere legittimamente oggetto di critica.
“Le persone hanno il diritto di essere informate e di farlo, i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza alcuna indebita restrizione”, ha insistito il signor Türk.
Il 15 giugno, le autorità parlamentari hanno deciso di vietare ai giornalisti di seguire le riunioni delle commissioni parlamentari. Solo due giorni dopo, un giudice ha vietato ai media di coprire due casi di presunta “cospirazione contro gli affari di sicurezza dello Stato” in cui dozzine di persone sono state perseguite e detenute da metà febbraio.
I media indipendenti messi a tacere
“Queste decisioni minano il principio della trasparenza negli affari pubblici. Le persone hanno il diritto di essere informate e per farlo i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza alcuna indebita restrizione”, ha affermato l’Alto Commissario.
“Mettere a tacere le voci dei giornalisti, in uno sforzo concertato, mina il ruolo cruciale dei media indipendenti, con un effetto corrosivo sulla società nel suo insieme,” Egli ha detto.
L’Alto Commissario ha invitato il governo tunisino a rispettare gli standard del giusto processo e del processo equo in tutti i procedimenti giudiziari.
Le autorità hanno anche chiesto alle autorità di smettere di processare i civili davanti ai tribunali militari e di rilasciare tutti coloro che sono stati detenuti arbitrariamente, compreso chiunque sia stato detenuto per aver esercitato il proprio diritto a cercare, ricevere e diffondere informazioni.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org