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sabato, Novembre 23, 2024
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Societala scelta etica di Pharmercure

la scelta etica di Pharmercure

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

L’azienda torinese che digitalizza le farmacie tra le poche a regolarizzare i suoi fattorini

fonte ufficio stampa THREESIXTYDare valore a tutta la filiera del farmaco mettendo in connessione i cittadini con la farmacia di zona attraverso un servizio di consegna a domicilio che riconosca la professionalità dei corrieri e l’importanza del loro lavoro: è la scelta etica di Pharmercure.
Una decisione controcorrente, che per la piattaforma digitale Made in Italy significa ribaltare il ruolo dei rider, i “ciclofattorini” della cosiddetta GIG economy, la cui condizione è segnata da una cronica precarietà.

“Sembra che il modello di business di alcune startup della new economy interpreti i corrieri come l’anello debole della catena, quello che consente di aumentare le marginalità e diminuire i rischi legati al delivery” sottolinea Maurizio Campia, CEO e cofondatore di Pharmercure. “Per la nostra azienda invece è fondamentale dare valore a ogni elemento della filiera del farmaco. Partendo ovviamente dalla farmacia, ma recuperando qualità anche nel servizio di consegna a domicilio, che può svolgere un ruolo chiave nella fidelizzazione di chi usufruisce del servizio”.

Chi effettua le consegne dei farmaci per la piattaforma è assunto con un contratto regolare, gode di una giusta retribuzione e di tutte le tutele previdenziali previste dagli accordi di settore. In base alle città dove è attualmente attivo il servizio, i rider possono essere dipendenti diretti Pharmercure, oppure di società terze che garantiscono l’adesione agli standard contrattuali di categoria. Anche i mezzi utilizzati per le consegne puntano alla sostenibilità: con una flotta in gran parte green, costituita anche da veicoli elettrici e biciclette. Una scelta etica che accresce il valore di ogni acquisto e conferma un modello di business equo e rispettoso di tutti gli attori della filiera.

E’ sufficiente andare su pharmercure.com per farsi recapitare a casa, o in qualunque altro luogo, i prodotti e farmaci prescritti dal medico, impostando la frequenza di consegna desiderata, in base alle proprie necessità terapeutiche. Si paga alla consegna con POS, contanti o Satispay e il primo ordine è gratuito.
Tutto il processo è controllato dal farmacista, che verifica ogni volta la corrispondenza dei medicinali a quelli prescritti, così come la correttezza delle ricette caricate.

L’evoluzione del delivery
Il settore delivery continua a crescere, segnato da un costante aumento del volume delle consegne che va di pari passo con l’evoluzione di figure professionali come quella del driver, ormai sempre più multitasking. La conferma arriva da una ricerca di Scandit, azienda specializzata in soluzioni di smart data capture, svolta nei mesi scorsi tra i driver di 11 Paesi, Italia compresa.
Per il 68% degli intervistati il volume delle consegne è cresciuto negli ultimi 5 anni, mentre il 61% ha dichiarato che sono aumentati anche i compiti che deve svolgere. Tra le fonti di stress, accanto al traffico e agli indirizzi difficilmente accessibili (entrambe al 27%) ci sono i clienti maleducati (per il 25% dei lavoratori delle consegne).

Per assegnare le consegne ai propri rider, Pharmercure utilizza algoritmi specifici, con l’obiettivo di ottimizzare le distanze di consegna. Inoltra, a differenza di altre piattaforme di delivery, ogni corriere viene valutato in base alla qualità del servizio, favorendo aspetti come cordialità, professionalità, problem solving e rapidità, rispetto alle classiche metriche quantitative che spesso spersonalizzano il lavoro.

Pharmercure
L’idea del delivery farmaceutico viene sviluppata nel 2018 da Maurizio Campia (CEO), Gianluca Abate (CTO), Thomas Pullin (CFO), all’interno dello Startup Creation Lab dell’Università di Torino. Il modello di business mette in contatto, tramite una piattaforma evoluta, le farmacie sul territorio con i clienti. Una realtà che dalla sua nascita ha superato i 2,5 Milioni di Euro transati. Attualmente sono 150 farmacie partner e quasi 12 milioni i cittadini coperti dal servizio.

Informazioni: pharmercure.com

Licenza di distribuzione:

Photo credits: fonte ufficio stampa THREESIXTY

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