Una combinazione di radioterapia seguita da immunoterapia è una strategia promettente per il trattamento dei melanomi maligni orali nei cani.
I melanomi sono i tumori orali più comuni nei cani. È altamente metastatico e la chemioterapia convenzionale non aumenta il tempo di sopravvivenza. I melanomi orali canini sono simili ai melanomi umani; pertanto, sono in corso ricerche per adattare i trattamenti sviluppati per i melanomi umani ai cani.
Una terapia particolarmente efficace per il trattamento dei melanomi umani è una combinazione di inibitori del checkpoint immunitario e radioterapia. Un team di ricercatori guidato dal professor Satoru Konnai dell’Università di Hokkaido ha studiato gli effetti di questa terapia nei cani. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Tumori.
“Uno dei mezzi che i tumori impiegano per proteggersi è l’induzione della sovraespressione di molecole che sopprimono la risposta immunitaria, come PD-1 e PD-L1”, ha spiegato Konnai. “L’immunoterapia che prende di mira queste molecole e ne blocca la funzione ha un tasso di risposta del 14,3% per il melanoma maligno orale canino (OMM). Studi sull’uomo hanno dimostrato che combinando l’immunoterapia anti-PD-L1 con la radioterapia, in cui la radiazione è focalizzata sul tumore — aumenta la sopravvivenza negli esseri umani, e volevamo esaminare se questo fosse vero anche nei cani”.
Il team ha analizzato i dati di 39 pazienti canini con OMM polmonare in stadio IV trattati con l’anticorpo anti-PD-L1 c4G12 tra marzo 2016 e settembre 2021. Di questi, venti non erano mai stati trattati con radioterapia o non avevano ricevuto tale trattamento per almeno 8 settimane; nove avevano ricevuto la radioterapia entro 8 settimane prima del trattamento con c4G12; e i restanti dieci hanno ricevuto contemporaneamente c4G12 e radioterapia.
La metrica più importante misurata dal team era il tempo di sopravvivenza globale, la durata tra la prima dose di c4G12 e la morte. “Il gruppo che aveva ricevuto la radioterapia prima del c4G12 aveva una sopravvivenza globale migliore rispetto al gruppo che aveva ricevuto solo il c4G12”, ha spiegato Konnai. “Il trattamento concomitante non ha avuto benefici rispetto alla precedente radioterapia. Abbiamo anche osservato che non vi era alcuna differenza statistica tra i tre gruppi in termini di effetti collaterali del trattamento”.
Questo studio mostra che il trattamento sequenziale dell’OMM polmonare canino con radioterapia seguita da c4G12 è una promettente strategia antitumorale. Il lavoro futuro dovrà esaminare la validità di questi risultati in campioni di dimensioni maggiori e si concentrerà anche sulla definizione del protocollo ottimale (combinazione di temporizzazione, dose e frazionamento della radioterapia) per aumentare la sopravvivenza globale.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com