Per rispondere alla domanda di sicurezza sanitaria e sociale, occorre una forte condivisione tra chi rappresenta la domanda e chi organizza la risposta. La proposta di Cittadinanzattiva Veneto, affronta questa problematica.
Qualche giorno fa, l’Assemblea territoriale di Cittadinanzattiva Treviso ha attivato, come deciso, il Coordinamento regionale veneto delle Associazioni dei Malati Cronici. Si tratta della struttura territoriale dell‘omologo Coordinamento nazionale. Attualmente, in Italia, sono oltre 130 sono le associazioni che si occupano di persone con malattie croniche e rare.
La nuova struttura del Coordinamento veneto malattie rare opererà nell’ambito delle strutture operative di Cittadinanzattiva Treviso, sotto la responsabilità del presidente, Francesco Rocco, e del segretario generale, Giancarlo Brunello, che è anche il coordinatore operativo della struttura.
Nella riunione costitutiva del Coordinamento c’è stato un importante confronto di idee e propositi di collaborazione con Ulss 2 Marca Trevigiana. L’Azienda era presente con il direttore generale, Francesco Benazzi, e con quello sociale, Roberto Rigoli; c’era inoltre il dottor Francesco Cinetto responsabile territoriale del Centro Regionale Veneto per le Malattie Rare e Immunologiche. Ha partecipato infine Paola Roma, presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 2 e dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, data la forte correlazione e l’interesse del territorio verso questa diversa realtà di malati cronici e rare, che richiede e necessita di una collaborazione, stringente e proficua, sia con l’Azienda socio-sanitaria, che con le realtà di governo del territorio.
“Peraltro, questa è una politica, intelligente – hanno commentato da Cittadinanzattiva – che anima l’impegno specifico della presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 2. Il tipico approccio di collaborazione, che si sta perseguendo, è infatti quello della “condivisione”. Si tratta di attivare e costruire soluzioni idonee e specifiche per le persone malate. In quest’area, la narrazione dice che nella maggior parte dei casi, occorre trovare soluzioni personali e individuali. La condivisione è indispensabile e utile anche nella gestione della cronicità e del dolore, che qui abbonda in modo pesante, condizionando la vita di migliaia di persone”.
A tal proposito, è bene ricordare che la popolazione anziana, nella provincia di Treviso, della quale il Coordinamento si occuperà poiché portatrice di una o più patologie croniche, è ampia, con 202.595 persone over 65. Per quanto riguarda le malattie rare in Veneto, si stima ne soffrano 45-50 mila persone. Di questi casi, molta parte è concentrata in età pediatrica, e molte purtroppo sono situazioni invalidanti e dolorose. In Italia i malati cronici sono circa 2 milioni, 30 milioni in Europa e 300 milioni nel mondo. Si stima una media generalizzata attorno al 5% della popolazione. Invece, le malattie schedate e riconosciute come “rare”, sono tra le 7-8mila. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), stima che i malati cronici in Italia siano 14 milioni (nel Veneto 1,100 milioni). Sono il 17,5% della popolazione; tra questi, la maggioranza ha due cronicità riconosciute.
“E’ di fronte a questi numeri, che corrispondono a persone, – commentano i referenti del Coordinamento malattie croniche & rare del Veneto – che occorre mettere insieme la qualità professionale specifica dell’Azienda sanitaria Ulss 2 e il ruolo di Cittadinanzattiva. Realizzando una condivisione su progetti specifici, senza cambiare il ruolo e la funzione dei protagonisti, si riuscirà ad interagire, con attività mirate di sussidiarietà sociale delle Amministrazioni pubbliche. Le prestazioni offerte dal Coordinamento sono gratuite, su richiesta delle persone interessate. E’ possibile chiamare il 388 42425698 oppure scrivere un’email a: cittadinanza118@gmail.com”.
Coordinamento Regionale Veneto di Cittadinanza per le Associazioni dei Malati Cronici & Rare
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