Durante la visita, la signora Triggs ha ricordato che poco più di un mese fa è avvenuto uno dei peggiori naufragi nel Mediterraneo.
Tutela dei diritti dei rifugiati
“La tragedia di Pylos e le altre devastanti tragedie del Mediterraneo sottolineano il primato di salvare vite e tutelare i diritti delle persone costrette a fuggire. Questo era il mio messaggio alle autorità”, ha detto disse.
Ha sottolineato la criticità della salvaguardia dell’accesso al territorio e dell’asilo, garantendo un sistema di ricerca e soccorso prevedibile e ben coordinato, e la necessità di misure di condivisione delle responsabilità e di solidarietà tra gli Stati.
La sig.ra Triggs ha inoltre espresso preoccupazione per le segnalazioni di rimpatri forzati sommari, sottolineando l’urgenza di indagini e misure efficaci per la prevenzione e la riparazione.
Rilevando che la Grecia e altri paesi alle frontiere esterne dell’Unione europea (UE) affrontano pressioni significative nel rispondere ai movimenti irregolari, ha ribadito “la necessità di passare a un sistema di gestione delle frontiere e dell’asilo che funzioni per tutti gli Stati, garantendo al contempo che quelli chi chiede asilo può accedervi e i rifugiati sono protetti”.
Percorsi sicuri per i rifugiati
Al di fuori dell’UE, ha sostenuto di affrontare le cause profonde e le cause dello sfollamento attraverso un approccio basato sui percorsi e fornendo una solida assistenza ai paesi di origine e di transito.
La signora Triggs ha citato l’istituzione del meccanismo nazionale di risposta alle emergenze per i minori non accompagnati come una buona pratica per la protezione dei minori e il trasferimento dei minori non accompagnati dalla Grecia in vari paesi in tutta Europa, come esempio di condivisione delle responsabilità in azione.
Ha anche sottolineato la necessità di percorsi e schemi sicuri per rifugiati e migranti per offrire alternative ai viaggi pericolosi che spesso intraprendono.
Sforzi di integrazione in Grecia
Durante la sua permanenza in Grecia, Triggs ha anche visitato un centro per rifugiati e ha ascoltato direttamente i richiedenti asilo ospitati lì.
Sebbene siano stati compiuti sforzi per migliorare le condizioni, il centro rimane un ambiente altamente securitizzato, che comporta difficoltà per richiedenti asilo e rifugiati, in particolare nell’accesso a servizi cruciali come l’assistenza sanitaria e il supporto psicologico.
La signora Triggs ha anche incontrato le organizzazioni della società civile, discutendo dei servizi essenziali che forniscono e delle difficoltà che incontrano.
Ha trasmesso UNHCRha “lodato per la dedizione e il duro lavoro delle ONG in Grecia” e ha rinnovato l’impegno dell’agenzia a sostenere la società civile nelle sue attività per la protezione dei rifugiati.
Pur apprezzando gli sforzi della Grecia per migliorare l’integrazione dei rifugiati in linea con la sua strategia nazionale di integrazione, che consente a 68.000 rifugiati di contribuire alle comunità che li ospitano, Triggs ha esortato a continuare queste iniziative.
Tali sforzi includono la fornitura di accesso all’occupazione, colmare le lacune di competenze e semplificare la documentazione e i requisiti procedurali per i rifugiati.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org