Dichiarazione dei Ministri degli Esteri del G7 sul lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord
Il testo della seguente dichiarazione è stato diffuso dai ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America e dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea.
Noi, i Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, condanniamo con la massima fermezza il test dell’ennesimo missile balistico intercontinentale (ICBM) condotta il 25 maggio 2022 dalla Repubblica democratica popolare di Corea (RPDC). Come una serie di lanci di missili balistici che la RPDC ha condotto dall’inizio del 2022, questo atto costituisce un’ulteriore palese violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e mina la pace e la sicurezza internazionali, nonché il regime globale di non proliferazione.
Siamo molto preoccupati per la serie senza precedenti di test sui missili balistici con sistemi sempre più versatili a tutte le distanze, sulla base dei test sui missili balistici condotti nel 2021. Insieme alle prove delle attività nucleari in corso, questi atti sottolineano la determinazione della RPDC a far progredire e diversificare il suo nucleare capacità. Queste azioni sconsiderate violano in modo flagrante gli obblighi della Corea del Nord ai sensi delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che il Consiglio di sicurezza ha recentemente ribadito nella risoluzione 2397 (2017). Rappresentano inoltre un pericolo e un rischio imprevedibile per l’aviazione civile internazionale e la navigazione marittima nella regione.
Noi, i Ministri degli Esteri del G7 e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, ribadiamo il nostro urgente invito alla Corea del Nord ad abbandonare i suoi programmi di armi di distruzione di massa e missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile e a rispettare pienamente tutti gli obblighi legali derivanti dalle relative risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
Ci rammarichiamo profondamente che il Consiglio di sicurezza non abbia adottato il progetto di risoluzione volto a condannare la serie di recenti lanci di missili balistici da parte della RPDC ea rafforzare le misure contro di essa nonostante il sostegno di 13 membri. Esortiamo tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, in particolare i membri del Consiglio di sicurezza, a unirsi a noi nel condannare il comportamento della RPDC e riaffermare il suo obbligo di abbandonare le armi di distruzione di massa ei programmi di missili balistici. Questi atti richiedono una risposta unitaria da parte della comunità internazionale, compresa una posizione unitaria e ulteriori misure significative da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Ribadiamo il nostro appello alla RPDC affinché si impegni nella diplomazia verso la denuclearizzazione e accettiamo le ripetute offerte di dialogo avanzate da Stati Uniti, Repubblica di Corea e Giappone. Dirottando le sue risorse in armi di distruzione di massa e programmi di missili balistici, la RPDC aggrava ulteriormente la già terribile situazione umanitaria nella RPDC. Esortiamo la RPDC a facilitare quanto prima l’accesso delle organizzazioni umanitarie internazionali e la valutazione indipendente dei bisogni umanitari come cibo e medicinali.
Chiediamo inoltre a tutti gli Stati di attuare pienamente ed efficacemente tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza e di affrontare il rischio di proliferazione di armi di distruzione di massa dalla Corea del Nord come una priorità urgente.
Il G7 rimane impegnato a lavorare con tutti i partner interessati per raggiungere l’obiettivo della pace e della stabilità nella penisola coreana e per sostenere l’ordine internazionale basato su regole.
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Originalmente pubblicato su The European Times.