Pubblicato nel Giornale internazionale dell’obesitài ricercatori della University of Minnesota Medical School e della School of Public Health hanno condotto uno studio sulla relazione tra assunzione alimentare e fattori di rischio di malattie cardiovascolari.
Per oltre 20 anni, il team di ricerca ha esaminato l’assunzione dietetica regolare delle persone, prestando particolare attenzione ai dolcificanti non nutritivi che si trovano comunemente nei dolcificanti artificiali. Hanno scoperto che il consumo a lungo termine di aspartame, saccarina e bevande dietetiche era collegato all’aumento delle riserve di grasso nell’addome e nel grasso all’interno dei muscoli. Tuttavia, lo studio non ha trovato alcuna associazione significativa tra il dolcificante artificiale sucralosio e queste misure del volume di grasso.
“Questo studio ha dimostrato che l’assunzione abituale a lungo termine di dolcificanti artificiali totali e individuali è correlata a maggiori volumi di tessuto adiposo, comunemente noto come grasso corporeo”, ha affermato Brian Steffen, PhD, MSCR, professore presso il Dipartimento di Chirurgia presso la U of M Medical School e co-ricercatore sulla sovvenzione finanziata. “Questo è stato trovato anche dopo aver tenuto conto di altri fattori, tra cui quanto una persona mangia o la qualità della propria dieta”.
I risultati dello studio sollevano preoccupazioni circa le raccomandazioni dell’American Diabetes Association e dell’American Heart Association che promuovono la sostituzione degli zuccheri aggiunti con dolcificanti artificiali. Sulla base dei loro risultati, i ricercatori raccomandano di prendere in considerazione approcci alternativi, poiché il consumo di dolcificanti artificiali a lungo termine può avere potenziali conseguenze sulla salute.
“Questo è uno studio particolarmente tempestivo, dato il recente avvertimento dell’Organizzazione mondiale della sanità sui potenziali rischi per la salute dell’aspartame”, ha affermato Lyn Steffen, PhD, MPH, professore presso la School of Public Health e ricercatore principale dello studio. “Questi risultati sottolineano l’importanza di trovare alternative ai dolcificanti artificiali negli alimenti e nelle bevande, soprattutto perché questi dolcificanti aggiunti possono avere conseguenze negative sulla salute”.
I ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio la connessione tra l’assunzione di dolcificanti artificiali e l’aumento del grasso corporeo. Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare i meccanismi sottostanti e ottenere informazioni più chiare su come le abitudini alimentari influenzano la salute metabolica.
Lo studio è stato finanziato dal National Institutes of Health e dal National Heart, Lung and Blood Institute con i numeri di concessione R21 HL135300 e R01 HL150053, nonché da contratti del NIH/NHLBI che finanziano i quattro centri sul campo.
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