Rabat – Hammouch Lahcen, presidente del Forum della società civile africana per la democrazia, esprime la sua più profonda preoccupazione e condanna fermamente il recente colpo di stato militare in Niger.
Crediamo fermamente nel primato della democrazia e nella necessità di rispettare la volontà del popolo, espressa attraverso elezioni libere ed eque. Il Presidente Bazoum, democraticamente eletto dal popolo del Niger, incarna questa volontà e rappresenta la speranza di un futuro stabile e prospero per il Paese.
Il Forum della società civile africana per la democrazia esorta gli autori del colpo di stato a cessare immediatamente le loro azioni ea rispettare i principi fondamentali della democrazia. Temiamo che qualsiasi tentativo di rovesciare il governo eletto condurrà il Niger sulla strada dell’anarchia e dell’instabilità, con conseguenze disastrose per il popolo del Niger e per l’intera regione.
Chiediamo alla comunità internazionale di condannare fermamente questo colpo di stato e di sostenere gli sforzi per ripristinare la democrazia e l’ordine costituzionale in Niger. Chiediamo inoltre ai leader regionali e mondiali di lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica e duratura a questa situazione critica.
Il Forum della società civile africana per la democrazia invita tutti i cittadini nigerini a restare uniti ea respingere ogni forma di violenza. Crediamo nel potere del dialogo e della risoluzione pacifica dei conflitti per preservare la pace e la stabilità nel nostro amato continente africano.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare
Lahcen Hammouch – Lahcenhammouch@gmail.com
Informazioni sull’African Civil Society Forum for Democracy: L’African Civil Society Forum for Democracy è un’organizzazione dedicata alla promozione della democrazia, dei diritti umani e di una governance trasparente in tutto il continente africano. Fondato sui principi del dialogo, del rispetto e della cooperazione, il Forum lavora per un futuro pacifico e prospero per tutti i cittadini africani.
Originalmente pubblicato su The European Times.