Martedì, il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale per i colloqui con i governi dell’UE su una nuova legge per rivedere le procedure e le misure di controllo dell’UE per le spedizioni di rifiuti.
La legislazione rivista dovrebbe proteggere l’ambiente e la salute umana in modo più efficace, sfruttando appieno le opportunità offerte dai rifiuti per raggiungere gli obiettivi dell’UE di un’economia circolare e senza inquinamento.
Con il testo adottato, i deputati sostengono esplicitamente il divieto di spedizione di tutti i rifiuti destinati allo smaltimento all’interno dell’UE, salvo se autorizzati in casi limitati e ben giustificati. Unione Europea sarebbero vietate anche le esportazioni di rifiuti pericolosi verso paesi non OCSE.
L’esportazione di rifiuti non pericolosi per il recupero sarebbe consentita solo a quei paesi non OCSE che danno il loro consenso e dimostrano la loro capacità di trattare questi rifiuti in modo sostenibile. I deputati vogliono anche vietare l’esportazione di rifiuti di plastica verso i paesi non OCSE e di eliminarne gradualmente l’esportazione verso i paesi OCSE entro quattro anni.
Il Parlamento chiede la creazione di un meccanismo UE di targeting basato sul rischio per guidare i paesi dell’UE che effettuano ispezioni per prevenire e individuare le spedizioni illegali di rifiuti.
Ulteriori dettagli sulle misure proposte dal Parlamento sono disponibili qui.
Seguendo il dibattito in plenaria lunedì serala relazione è stata adottata martedì con 594 voti a favore, 5 contrari e 43 astensioni.
Citazione
Relatore Pernille Weiss (PPE, DK) ha dichiarato: “La nostra posizione ambiziosa nei prossimi negoziati con gli Stati membri è stata appena approvata da un’ampia maggioranza in plenaria. Dobbiamo trasformare i rifiuti in risorse nel mercato comune, e quindi prenderci più cura del nostro ambiente e della nostra competitività. Le nuove norme ci renderanno anche più facile combattere la criminalità in materia di rifiuti all’interno e all’esterno dell’UE. E, con il divieto di esportazione dei rifiuti di plastica che suggeriamo, stiamo spingendo per un approccio molto più innovativo e circolare economia ovunque sia coinvolta la plastica. Questa è una vera vittoria per le prossime generazioni”.
Prossimi passi
I deputati sono ora pronti ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’UE.
Sfondo
Il 17 novembre 2021 la Commissione ha presentato a proposta di riforma delle norme dell’UE sulle spedizioni di rifiutiche stabilisce procedure e misure di controllo per la spedizione dei rifiuti, in funzione della loro origine, destinazione e itinerario di trasporto, del tipo di rifiuti spediti e del tipo di trattamento dei rifiuti applicato quando giungono a destinazione.
Nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi terzi hanno raggiunto i 32,7 milioni di tonnellate, pari a circa il 16% del commercio mondiale di rifiuti. Inoltre, ogni anno vengono spediti tra i paesi dell’UE circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti.
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