La Cina ha emesso una direttiva che ordina ai funzionari governativi delle agenzie governative centrali di astenersi dall’utilizzare iPhone Apple e altri dispositivi con marchi stranieri per scopi ufficiali o dal portarli in ufficio.
La notizia è stata riportata per la prima volta dal giornale di Wall Street.
Secondo quanto riferito, queste istruzioni sono state trasmesse al personale dai loro superiori attraverso gruppi di chat o riunioni sul posto di lavoro, sebbene l’entità della distribuzione rimanga poco chiara.
Il divieto arriva prima di un imminente evento Apple che dovrebbe svelare una nuova linea di iPhone, sollevando potenzialmente preoccupazioni per le società straniere che operano in Cina nel contesto delle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Anche se il rapporto non menziona alcun produttore specifico di telefoni oltre ad Apple, evidenzia gli sforzi di lunga data della Cina per ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera. In passato, Pechino ha incoraggiato le organizzazioni affiliate allo Stato, comprese le banche, a passare al software nazionale e a promuovere la produzione locale di chip semiconduttori. Queste iniziative hanno acquisito slancio, soprattutto perché sono aumentate le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati.
L’attenzione della Cina sull’autosufficienza tecnologica si è intensificata nel 2020 con la proposta di un modello di crescita a “doppia circolazione” volto a ridurre la dipendenza dai mercati e dalla tecnologia esteri. Il Paese ha esortato le principali imprese statali a svolgere un ruolo centrale nel raggiungimento dell’autosufficienza tecnologica.
Gli esperti affermano che la Cina è determinata a ridurre la propria dipendenza dalle tecnologie americane, colpendo anche un’azienda importante come Apple.
Gli analisti suggeriscono che questo sviluppo dovrebbe incoraggiare le imprese a diversificare le proprie catene di approvvigionamento e la base di clienti per ridurre la dipendenza dalla Cina a fronte del peggioramento delle tensioni tra le due nazioni.
Apple, uno dei principali attori del mercato cinese, difficilmente vedrà un impatto immediato sui suoi guadagni a causa della popolarità dell’iPhone nel paese. Tuttavia, la mossa sottolinea le sfide più ampie che le aziende straniere devono affrontare nel panorama normativo in evoluzione della Cina.
La direttiva cinese ricorda divieti simili negli Stati Uniti, dove aziende cinesi come Huawei e Tic toc hanno affrontato restrizioni. Le tensioni tra le due superpotenze sono aumentate, colpendo vari settori e sollevando preoccupazioni per le operazioni commerciali internazionali in entrambi i paesi.
Scritto da Alius Noreika
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org