I leader del G20, il gruppo formato dalle economie mondiali, hanno raggiunto un accordo dell’ultimo minuto sulla sezione ucraina del loro dichiarazione del vertice per evitare una completa disgregazione del documento. La sfida principale durante settimane di negoziati è stata come affrontare il conflitto nell’Europa orientale senza alienare la Russia, uno dei membri del blocco. Alla fine, è stato raggiunto un compromesso incorporando il linguaggio proposto dai funzionari dell’India (la nazione ospitante) e dai rappresentanti del Brasile e del Sud Africa.
La svolta più importante è arrivata con la formulazione secondo cui tutti i paesi dovrebbero “evitare di intraprendere azioni che minino l’integrità, la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi stato”. Questa formulazione non era presente nella dichiarazione di Bali del G20 ed è stata ritenuta accettabile dalla Russia poiché non condannava esplicitamente le azioni aggressive di Mosca contro l’Ucraina. Inoltre, utilizzando termini come “deplorare” o “condannare” in relazione alle azioni della Russia, il testo finale si riferisce alla “guerra in Ucraina” senza attribuire direttamente la colpa a Mosca.
Il G20 si astiene dall’accusare la Russia
La decisione di astenersi dall’accusare la Russia è stata presa con l’obiettivo di preservare l’unità sui concetti legati alla guerra e alla pace che non erano così esplicitamente sostenuti nella dichiarazione di Bali. L’obiettivo principale del G20 riguarda l’economia e la finanza, ma durante gli incontri multilaterali i leader occidentali, in particolare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, hanno colto l’occasione per esprimere il loro sostegno all’Ucraina in seguito all’invasione russa di 18 mesi fa.
Nonostante il testo politico fosse stato messo a punto in anticipo, i negoziati sulla sezione relativa all’Ucraina sono proseguiti fino a sabato mattina, poco prima dell’inizio del vertice. La Russia si è costantemente opposta alle versioni del testo che favorivano l’Ucraina e ha proposto un linguaggio alternativo che criticasse le sanzioni imposte dall’Occidente. In qualità di paese ospitante, l’India ha facilitato le discussioni tra la Russia e gli altri membri del G20 fino al raggiungimento di un consenso.
La dicitura finale su Ucraina si è ispirato ai principi delineati nella Carta delle Nazioni Unite. Ha ricevuto feedback positivi sia dalle nazioni occidentali che dalla Russia. I funzionari occidentali hanno sostenuto che questa versione di Nuova Delhi rappresentava un miglioramento rispetto alla dichiarazione di Bali perché rifletteva il sentimento all’interno del G20, affrontando indirettamente le azioni aggressive della Russia. Tuttavia, alcuni hanno espresso riserve presso un funzionario dell’UE, sottolineando che se fosse stato scritto esclusivamente dall’UE, il documento sarebbe apparso diversamente.
Il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino ha espresso la sua gratitudine ai suoi partner che si sono sforzati di includere il linguaggio nella dichiarazione. Tuttavia, hanno anche affermato che il G20 non dovrebbe essere orgoglioso dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
In definitiva i leader del G20 hanno sottolineato che questo vertice ha avuto un focus rispetto ai precedenti. Hanno sottolineato il loro impegno nell’affrontare la guerra in Ucraina e nelle manifestazioni nazioni contro l’aggressione. La dichiarazione rivista rappresenta un compromesso che consente l’unità all’interno del G20 pur riconoscendo il conflitto nell’Europa orientale.
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