La COMECE partecipa all’incontro ad alto livello dell’UE e dei leader religiosi ospitato dalla Commissione europea venerdì 27 gennaio 2023 per condividere le prospettive su come affrontare le conseguenze ad ampio raggio della guerra in Ucraina nell’Unione europea. Il cardinale Hollerich: “il contributo delle Chiese è e deve essere considerato un ingrediente essenziale per avanzare nelle politiche dell’UE a favore del bene comune”.
SE Mons. Antoine Hérouard (arcivescovo di Digione) e SE mons. Cyril Vasil’ (Arcivescovo dell’Eparchia greco-cattolica di Košice) ha partecipato all’incontro a nome della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece).
Dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina, mons. Vasil’ e la sua comunità ecclesiale sono stati tra i primi
I soccorritori slovacchi ai rifugiati in fuga dagli orrori della guerra, offrendo sostegno umanitario e spirituale.
Durante l’incontro con la Commissione europea, mons. Vasil’ ha sottolineato il ruolo delle Chiese come “prima linea attori del campo operativo nella fornitura di assistenza umanitaria in molte aree critiche del mondo, compresa l’Ucraina e i paesi limitrofi”.
Sulla base della sua esperienza di base nella Slovacchia orientale, ha chiesto il sostegno continuo dell’UE
“impegno volontario di persone e organizzazioni impegnate ad accompagnare i più vulnerabili provenienti dall’Ucraina”.
Mons. Hérouard, che è il Presidente della Commissione Affari Sociali della Comece, si è soffermato sugli impatti socio-economici della guerra in Ucraina sulle società Ue. Ha ribadito l’appello della Chiesa cattolica all’Unione europea e ai suoi Stati membri “alle politiche volte a realizzare una solidarietà concreta nei confronti dei membri più fragili delle nostre società, persone e famiglie che non sono in grado, o hanno grandi difficoltà, di soddisfare i loro bisogni primari a causa dell’aumento dei prezzi, in particolare di quelli energetici e alimentari”.
L’incontro ad alto livello tra l’UE e i leader religiosi è un’occasione annuale di scambio basata sull’articolo 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che prevede un dialogo aperto, trasparente e regolare tra le istituzioni dell’UE e le Chiese.
Grazie al suo profondo radicamento nel tessuto sociale di ciascuno Stato membro dell’UE, la Chiesa cattolica è fermamente impegnata a rafforzare ulteriormente il processo di dialogo insieme ai suoi partner ecumenici.
In tale contesto, il Presidente della COMECE, S.Em. Il cardinale Jean-Claude Hollerich SJ, lo ha sottolineato “il contributo delle Chiese è e deve essere considerato un ingrediente essenziale per far avanzare le politiche dell’UE a favore del bene comune”.
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