Cristiani preseguiti – Il 18 settembre l’eurodeputato Bert-Jan Ruissen ha tenuto una conferenza e una mostra al Parlamento europeo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione dei cristiani in tutto il mondo. Ha sottolineato la necessità che l’UE intraprenda un’azione più forte contro le violazioni della libertà di religione, in particolare in Africa, dove migliaia di vite vengono perse a causa di questo silenzio. La mostra esponeva foto strazianti di Persecuzione cristiana, e van Ruissen ha sottolineato che l’UE deve rispettare il proprio dovere morale di proteggere efficacemente la libertà di religione. Altri relatori hanno sottolineato l’importanza dell’impegno internazionale nell’affrontare questo problema e nel promuovere le libertà fondamentali per tutti.
Articolo pubblicato da Willy Fautre e dal Newsdesk.
Cristiani perseguitati
Una conferenza e una mostra dell’eurodeputato Bert-Jan Ruissen al Parlamento europeo denunciano il silenzio e l’impunità che circondano la sofferenza dei cristiani nel mondo
L’UE deve intraprendere azioni più forti contro le palesi violazioni della libertà di religione, che colpiscono soprattutto i cristiani in tutto il mondo. Questo silenzio costa migliaia di vite ogni anno, soprattutto in Africa. Questo silenzio mortale deve essere rotto, eurodeputato Bert-Jan Ruissen sostenuto lunedì 18 settembre nel corso di una conferenza e dell’inaugurazione di una mostra al Parlamento europeo.
All’evento a cui hanno partecipato oltre un centinaio di persone è seguita la visita di una mostra nel cuore del Parlamento europeo, organizzato insieme a Porte Aperte e SDOK (Fondazione della Chiesa Sotterranea). Mostrava foto scioccanti delle vittime della persecuzione cristiana: tra le altre, la foto di un credente cinese appeso con le gambe a un palo orizzontale dalla polizia, ora adorna il cuore del Parlamento europeo.
Bert-Jan Ruissen:
Ruissen ha sottolineato che ormai 10 anni fa l’UE ha adottato direttive per proteggere la libertà di religione.
Anastasia Hartman, advocacy officer di Open Doors a Bruxelles:
Bonus per l’uccisione un pastore
Lo studente nigeriano Ishaku Dawa ha raccontato gli orrori dell’organizzazione terroristica islamica Boko Haram: “Nella mia regione sono già stati uccisi 30 pastori. I pastori sono fuorilegge: la morte di un pastore comporta una taglia pari a 2.500 euro. Una vittima che conoscevo personalmente”, ha detto lo studente della VU Amsterdam. “Pensate alle studentesse rapite nel 2014: furono prese di mira perché provenivano da una scuola cristiana”.
Anche parlare alla conferenza è stato Illia Djadi, Analista senior di Open Doors sulla libertà di fede nell’Africa sub-sahariana. Ha chiesto un maggiore impegno internazionale.
Jelle Creemers, direttrice del Istituto per lo studio della libertà di religione o di credo presso la Facoltà Teologica Evangelica (ETF) di Lovanio, ha affermato:
Originalmente pubblicato su The European Times.