Martedì, la commissione per le libertà civili, insieme a esperti e parti interessate in un’audizione pubblica, ha discusso le norme proposte volte a rafforzare la libertà e il pluralismo dei media nell’UE.
Durante Ascolto pubblico svoltosi in collaborazione con le commissioni per la cultura e per il mercato interno, i deputati hanno avuto uno scambio di opinioni con esperti e parti interessate.
Pannello 1
Marie FRENAY, membro di gabinetto del vicepresidente della Commissione Jourová, ha presentato la proposta di regolamento, sottolineando che questo tipo di strumento giuridico è quello giusto per evitare la frammentazione nell’attuazione e per accelerare il processo. Patrick PENNINCKX, capo del dipartimento della società dell’informazione del Consiglio di Europa, ha parlato della complementarità tra il nuovo quadro dell’UE e il lavoro del Consiglio d’Europa, sottolineando che le norme sono urgentemente necessarie, ma che la loro corretta attuazione è altrettanto importante, mettendo in guardia contro il rischio di superamento. Renate SCHROEDER, Direttrice della Federazione Europea dei Giornalisti, si è soffermata sulla necessità di chiarezza giuridica e definizioni concrete nelle regole, ha chiesto il rafforzamento delle disposizioni sulla protezione delle fonti e dalla sorveglianza e ha chiarito la situazione per quanto riguarda le ingerenze nell’indipendenza editoriale .
Pannello 2
Plamen ANGELOV, responsabile dell’attività per le questioni GAI presso il Garante europeo della protezione dei dati, ha parlato della portata delle nuove norme in relazione al ruolo dei giornalisti, della necessità di un linguaggio giuridico ancora più forte sulla sorveglianza e dell’importanza di un’adeguata supervisione istituzionale. Anna WOJCIK, Assistant Professor presso l’Istituto di scienze giuridiche dell’Accademia polacca delle scienze, si è soffermata sui potenziali difetti nelle strutture e nei ruoli delle autorità di regolamentazione europee e nazionali previste dalle nuove regole. Ha chiesto salvaguardie contro la cattura di organismi di regolamentazione nazionali in modo che non ostacolino l’attuazione delle nuove regole a livello europeo e misure per rendere più improbabile questo tipo di interferenza politica. Laurens HUETING, Senior Advocacy Officer presso il Centro europeo per la libertà della stampa e dei media, ha sottolineato che il progetto di norme sulla protezione delle fonti non soddisfa gli standard stabiliti dalla giurisprudenza applicabile. Ha inoltre sottolineato la necessità di regole più severe contro la sorveglianza, maggiore trasparenza nella proprietà dei media, migliori disposizioni per la pubblicità statale e maggiore indipendenza per il consiglio europeo previsto nel progetto di regolamento.
I deputati che hanno preso la parola hanno ampiamente accolto con favore la proposta della Commissione e hanno sottolineato la necessità di concludere con urgenza il processo legislativo, tenendo conto delle molteplici minacce esterne e interne che la libertà e il pluralismo dei media stanno affrontando. Hanno anche parlato di una serie di preoccupazioni, ad esempio relative alle disposizioni sulla cattura politica dei media pubblici e sulla trasparenza degli assetti proprietari delle organizzazioni private, sulla trasparenza del finanziamento dei media, sulla solidità delle norme proposte nel contesto di un grave regresso alcuni paesi dell’UE e la necessità di disporre di forti disposizioni anti-SLAPP e anti-sorveglianza.
È possibile guardare una registrazione dell’udienza su Centro Multimediale del Parlamento.
Sfondo
Il 16 settembre 2022 la Commissione ha presentato l’European Media Freedom Act. La proposta cerca di affrontare una serie di problemi che incidono sul funzionamento del mercato interno dei servizi di media, ma con l’obiettivo finale di rafforzare l’indipendenza dei media, nel contesto del Piano d’azione per la democrazia europea. I tentativi di minare la libertà dei media e la partecipazione democratica pubblica, comprese le libertà di espressione e informazione, di riunione e di associazione, minacciano i valori dell’Unione europea.
EUROPA MEDIA
Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news