Un progetto esistente per migliorare i costi, le prestazioni e l’autonomia delle batterie dei veicoli elettrici ha ricevuto ulteriori 440.000 sterline dalla Faraday Institution.
Un consorzio di ricerca guidato dal professore onorario, Professor Saiful Islam E Il dottor Ben Morgan nel Dipartimento di Chimica ha ricevuto un ulteriore finanziamento da parte di Istituzione Faradayl’istituto indipendente del Regno Unito per la ricerca sullo stoccaggio dell’energia elettrochimica, per contribuire allo sviluppo della prossima generazione di batterie al litio.
Il progetto, denominato CATMAT, è stato inizialmente premiato £ 11,2 milioni nel 2019 ed è uno dei quattro progetti a ricevere finanziamenti aggiuntivi in questo ultimo annuncio. Ogni progetto mira a portare benefici al Regno Unito ed è stato rimodellato per concentrarsi sulle aree con il maggiore potenziale di successo.
Il progetto CATMAT si concentra sulla ricerca sui catodi agli ioni di litio, gli elettrodi positivi utilizzati nelle batterie, per comprenderne le proprietà e i limiti e per identificare nuove sostanze chimiche catodiche che possano essere utilizzate nei futuri veicoli elettrici (EV).
Comprendere gli ostacoli verso batterie migliori
I catodi rappresentano uno dei maggiori ostacoli all’aumento della quantità di energia che una batteria agli ioni di litio può immagazzinare in proporzione al suo peso.
La maggior parte delle batterie commerciali oggi utilizza catodi di cobalto, una risorsa costosa e limitata. Il team CATMAT ha studiato le proprietà e i limiti dei catodi redox di ossigeno ricchi di litio, oltre a esplorare nuovi catodi di chimica anionica. Il loro obiettivo è trovare soluzioni agli ostacoli scientifici che attualmente ostacolano l’uso di questi materiali catodici nelle batterie dei veicoli elettrici.
I finanziamenti aggiuntivi verranno utilizzati per continuare la ricerca volta a migliorare le prestazioni delle batterie e a ridurre la dipendenza da elementi a rischio della catena di approvvigionamento come il cobalto e il nichel.
Le aree di ricerca includono metodi e materiali di produzione sostenibili e ulteriore sviluppo e produzione su larga scala di materiali promettenti sviluppati nel periodo di ricerca iniziale di tre anni.
Il dottor Benjamin Morgan, che è il leader del progetto CATMAT e che guida la ricerca presso l’Università di Bath, ha dichiarato: “Questo finanziamento aggiuntivo ci consentirà di basarci sull’entusiasmante ricerca che abbiamo intrapreso durante la prima fase del progetto CATMAT per ottenere un vantaggio pari una comprensione più profonda di come questi nuovi materiali catodici si evolvono su scala atomica durante il funzionamento della batteria”.
La professoressa Pam Thomas, CEO della Faraday Institution, ha dichiarato: “La Faraday Institution rimane ferma nel suo impegno a identificare e investire in iniziative di ricerca sulle batterie che detengono il maggior potenziale per apportare contributi significativi a livello sociale, ambientale e commerciale. Questo annuncio segna il completamento del nostro ultimo ciclo di rifocalizzazione dei progetti, consentendoci di destinare ancora più sforzi verso quelle aree di ricerca che offrono il massimo potenziale nel fornire un impatto trasformativo”.
Fonte: Università di Bath
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org