L’Armenia afferma di contare 42.500 rifugiati dal Nagorno-Karabakh, mentre Consiglio europeo lavora alla normalizzazione dell’Armenia-Azerbaigian.
26 settembre 2023
Sotto gli auspici del presidente Michel, i suoi consiglieri diplomatici Simon Mordue e Magdalena Grono hanno ospitato un incontro tra il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Armenia Armen Grigoryan e il consigliere per la politica estera del presidente dell’Azerbaigian Hikmet Hajiyev, con la partecipazione dei consiglieri diplomatici del presidente FR Macron e DE Il cancelliere Scholz, Emmanuel Bonne e Jens Ploetner, nonché il rappresentante speciale dell’UE per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia Toivo Klaar.
Il presidente Michel si è unito ai partecipanti per un breve scambio.
L’UE ha invitato i partecipanti a uno scambio di opinioni sull’attuale situazione sul campo e sui vari sforzi volti ad affrontare i bisogni urgenti della popolazione locale.
L’Unione europea segue da vicino tutti questi sviluppi e si è impegnata ai massimi livelli per contribuire ad alleviare l’impatto delle ostilità sui civili. L’UE ha ribadito in questo contesto la sua posizione sull’operazione militare dell’Azerbaigian la settimana scorsa.
Hikmet Hajiyev ha illustrato i piani dell’Azerbaigian per fornire assistenza umanitaria e sicurezza alla popolazione locale. L’UE ha sottolineato la necessità di trasparenza e di accesso per gli operatori umanitari e internazionali diritti umani attori e per maggiori dettagli sulla visione di Baku per il futuro degli armeni del Karabakh in Azerbaigian. L’UE fornisce assistenza agli armeni del Karabakh.
L’incontro ha inoltre consentito intensi scambi tra i partecipanti sull’importanza di un possibile incontro dei leader nel quadro del terzo vertice CPE previsto per il 5 ottobre 2023 a Granada.
I partecipanti hanno preso atto dell’interesse comune di Armenia e Azerbaigian ad approfittare del possibile incontro a Granada per continuare i loro sforzi di normalizzazione.
A questo proposito, Armen Grigoryan e Hikmet Hajiyev si sono impegnati in colloqui su possibili passi concreti per far avanzare il processo di pace tra Armenia e Azerbaigian nel prossimo possibile incontro, come quelli riguardanti la delimitazione dei confini, la sicurezza, la connettività, le questioni umanitarie e la pace più ampia. trattato.
Sono necessarie azioni concrete e soluzioni di compromesso decisive su tutti gli aspetti del processo di normalizzazione.
L’UE ritiene che il possibile incontro di Granada dovrebbe essere utilizzato sia da Erevan che da Baku per ribadire pubblicamente il loro impegno nei confronti dell’integrità territoriale e della sovranità reciproca, in linea con gli accordi raggiunti in precedenza a Praga e Bruxelles.
Originalmente pubblicato su The European Times.