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L’ODIHR affronterà, insieme ad esperti, i crimini d’odio antireligioso in un evento collaterale

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

L’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) organizzerà un evento collaterale intitolato “Affrontare i crimini ispirati dall’odio antireligioso nell’area dell’OSCE”. L’evento si svolgerà il 5 ottobre 2023 dalle 14:00 alle 15:00 presso la Sala Meeting 1 – Belweder dell’Hotel Sofitel di Varsavia. L’obiettivo principale di questo evento è affrontare la crescente preoccupazione riguardo all’intolleranza e ai crimini ispirati dall’odio contro gruppi nella regione dell’OSCE.

Questi incidenti non solo mettono a repentaglio la sicurezza individuale, ma minano anche l’unità sociale, portando spesso a violenze e controversie più ampie. L’evento metterà in risalto l’importanza di stabilire un quadro di sicurezza che rispetti, protegga e sostenga pienamente la libertà di religione o di credo. Questo principio contribuisce a promuovere relazioni positive tra gli Stati partecipanti all’OSCE e costituisce parte integrante del suo concetto di sicurezza.

Nel corso dell’evento si discuterà degli aspetti legati ai crimini d’odio antireligioso nell’area OSCE. Ciò include l’analisi del modo in cui tali incidenti vengono segnalati e gestiti. Inoltre, verrà prestata attenzione alle prossime risorse dell’ODIHR, come le guide e le schede informative sulla sicurezza della comunità. Verranno inoltre affrontate le dimensioni legate al genere dei crimini d’odio religioso.

L’ODIHR, con il sostegno della tavola rotonda FoRB Bruxelles UE, ospita un evento condotto in inglese.

Tatjana Perić, consulente specializzata nella lotta al razzismo e alla xenofobia presso l’OSCE/ODIHR modererà il panel. Tra gli stimati relatori figurano Eric Roux, co-presidente della FoRB Roundtable Bruxelles UE; Christine Mirre, direttrice della PAC Libertà di coscienza; Alexander Verkhovskiy, Direttore del Centro Ricerche SOVA; Isabella Sargsyan, direttrice del programma presso la Eurasia Partnership Foundation e membro del gruppo di esperti dell’ODIHR sulla libertà di religione o di credo; e Ivan Arjona Pelado, Presidente dell’Ufficio Europeo della Chiesa di Scientology per gli Affari Pubblici e i Diritti Umani.

L’evento si concluderà con una dichiarazione di Kishan Manocha, capo del dipartimento Tolleranza e non discriminazione dell’OSCE/ODIHR.

I relatori possiedono esperienza e competenza in vari campi come l’estremismo politico, il nazionalismo, la xenofobia, la prevenzione degli abusi religiosi e politici per quanto riguarda le politiche anti-estremismo. Sono anche esperti in questioni relative ai diritti umani, alla libertà di religione e alle credenze. Inoltre esperto nella trasformazione dei conflitti tra aree. Queste persone hanno dedicato la loro carriera alla lotta alla discriminazione e all’intolleranza. Indubbiamente i loro contributi penetranti faranno luce sulla questione dei crimini d’odio antireligioso nella regione dell’OSCE.

Si prevede che il prossimo evento costituirà un’opportunità per dibattiti e iniziative volte a combattere i crimini d’odio basati sulle credenze religiose. Rappresenta un passo avanti verso la promozione dell’inclusione, della comprensione e della tutela della libertà religiosa all’interno della regione dell’OSCE.

L’evento si concluderà con una dichiarazione di chiusura di Kishan Manocha, capo del dipartimento Tolleranza e non discriminazione dell’OSCE/ODIHR, che riassumerà i principali punti salienti e sottolineerà l’importanza di sforzi concertati per combattere i crimini d’odio antireligioso nell’area dell’OSCE.

In un mondo in cui la diversità religiosa dovrebbe essere celebrata e protetta, questo evento funge da piattaforma cruciale per il dialogo, la condivisione delle conoscenze e l’azione collaborativa per combattere i crimini d’odio antireligiosi e promuovere la tolleranza, la comprensione e la libertà di religione o di credo all’interno dell’OSCE. regione.

Da un’altra testata giornalistica news de europeantimes.news

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