La mummia è una creatura essiccata con una coda simile a un pesce e pinne nella parte inferiore del busto, e una testa umana e mani alzate verso il viso nella parte superiore
I ricercatori della Kurashiki University of Science and Arts hanno risolto il mistero di una “sirena” custodita in un tempio buddista, ha detto l’istituzione sul suo sito web.
La mummia è una creatura essiccata con una coda simile a un pesce e pinne nella parte inferiore del busto, e una testa umana e mani alzate al viso nella parte superiore.
La ricerca, con il permesso del Santuario Kan’enji Enjin, è stata condotta dal febbraio dello scorso anno, utilizzando l’esame a raggi X, la tomografia computerizzata, l’analisi del DNA, la microscopia elettronica e il metodo dell’analisi del carbonio.
Si scoprì che la coda della “sirena” faceva parte di un pesce gobbo, le braccia, le spalle e il viso erano ricoperti dalla pelle di un pesce palla chiamato fugu, e l’interno del busto e della testa erano imbottiti con cotone e carta.
Le foto mostrano chiaramente che non vi è alcuna parvenza di teschio o scheletro nella parte superiore, a differenza della parte inferiore della “sirena”, dove sono ben visibili le pinne e la spina dorsale. I capelli sulla testa appartengono a un mammifero e le unghie a un animale. La mummia è datata alla seconda metà del XIX secolo. Ci sono perni di metallo nella testa e nella parte inferiore. Quindi probabilmente la “sirena” è stata mummificata da un essere umano.
Non si sa con certezza come la “sirena” sia arrivata nel tempio, ma dal documento conservato è chiaro che fu catturata intorno al 1736-1740 e venduta a un certo Kojima a Osaka. Nel 1906 fu acquistato dalla famiglia Kojima da Toyoshiro Komori.
Gli scienziati affermano che finora sono note 13 di queste mummie di “sirene”, conservate in Giappone. Sono principalmente raffigurati in due pose: simili al dipinto di Munch L’urlo, come quello in esame, e sdraiati a pancia in giù. Informazioni sulle sirene sono state trovate in Giappone già nel XVII secolo. Si sa anche che mummie di “sirene” giapponesi sono conservate in alcuni musei europei, in particolare il British Museum e il Museo etnologico di Leiden, nei Paesi Bassi. Tale ricerca viene condotta per la prima volta.
Foto: https://twitter.com/Johnny_suputama/status/1623320602353233923/photo/1
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